Madrid
La stanza presenta due volti differenti e contrapposti. Il primo è quello reale in cui la stanza sembra apparentemente normale. Le opere di Balsamo e Borzì sono disposte in modo discreto. Sono nei cassetti, nell’armadio, sono le lenzuola e il copriletto (disegnati e ricamati), sono le suppellettili sui comodini. Solo le immagini che scorrono sulla televisione fanno intendere che qualcosa cova sotto la cenere. Anche il bagno dove si sentono i rumori dei video di canecapovolto fanno presagire che si nasconde qualcosa. Nel frattempo però lo spettatore ha modo di immergersi nella apparente normalità della stanza, gustando la delicatezza di riferimenti all’intimità, a una sessualità tanto delicata da apparire rivoluzionaria.
Prendendo un visore OCULUS VR, però, ci si immerge in un’ambiente completamente diverso. Lo spazio virtuale è esattamente uguale a quello fisico. Ci si può muovere liberamente (a parte l’incontro con altri spettatori). Lo scenario però è drasticamente diverso perché la critica alla guerra di Musso passa attraverso la riproposizione di immagini drammatiche e inquietanti.
Alla fine non resta che il bagno dove nella penombra una cornice digitale illuminata mostra i video trasgressivi di canecapovolto. Sono frammenti di immagini che decostruiscono e ricostruiscono scenari immaginari. Seduto, lo spettatore ha modo di riflettere sui linguaggi e i significati dell’arte contemporanea.
La mostra si svolge in collaborazione con l’attigua camera/stand della galleria Display di Parma.
Recensione della Fiera Hybrid e della “camera” di White Garage da parte di Antonio Garcia Villaran, il più noto influencer d’arte contemporanea spagnolo.
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